Le novità in materia di Whistleblowing e il lavoro

Il D.Lgs n. 24/2023, attuativo della direttiva europea sul cd. whistleblowing, introduce nel nostro ordinamento le norme, in vigore a partire dal 15 luglio 2023, a tutela degli addetti sia del settore pubblico sia del settore privato, che segnalano violazioni, interne o esterne, che siano autori di denunce pubbliche o all’autorità giudiziaria o contabile, al fine di garantirne la riservatezza, è, quindi, tutelata la persona coinvolta, chi compie la segnalazione e il soggetto menzionato nella segnalazione stessa, oltre al contenuto della segnalazione stessa e della relativa documentazione.

Le novità in sintesi sono:
*Il catalogo delle violazioni che possono essere oggetto di segnalazione non è più limitato all’elenco dei reati-presupposto di cui al D.Lgs n. 231/2001.
*La disciplina del whistleblowing, per la prima volta è obbligatoria nel settore privato in senso lato.
*La protezione offerta, non è più solo in favore del whistleblower vero e proprio, ma anche di persone che hanno in qualche modo “facilitato” la segnalazione o, ancora, di chi ha divulgato pubblicamente la stessa.
*La procedura di segnalazione è stata disciplinata in modo più dettagliato, sono indicati i requisiti per la realizzazione e la gestione del canale interno adibito ai fini delle segnalazioni con il coinvolgimento anche dei sindacati.
*La tutela offerta al whistleblower e agli altri soggetti equiparati è quella della normativa precedente: tutela della riservatezza dell’identità del segnalante e divieto di ritorsioni. Tali tutele vengono rafforzate con la modifica dell’articolo 4 della legge n. 604/1966 sul licenziamento.