Infortunio sul lavoro dovuto ad un problema di non corretto funzionamento della struttura organizzativa e/o produttiva dell’ente.
Con una recentissima sentenza la Suprema Corte di Cassazione ha ribadito che nell’ipotesi di infortunio sul lavoro dovuto ad un problema di non corretto funzionamento della struttura organizzativa e/o produttiva dell’ente, la quale dovrebbe essere volta – mediante adeguati modelli – a prevenire la commissione di reati, l’azienda risponde non per un fatto altrui “bensì per un fatto proprio e colpevole, la cui responsabilità è stata definita come una vera e propria responsabilità da colpa di organizzazione” (art. 25-septies, co. 3, D.Lgs. n. 231/2001, relativo alla responsabilità amministrativa da reato) e ciò nonostante l’adozione del previsto modello organizzativo, nel caso in cui vengano di fatto utilizzati sistemi di controllo non idonei alla prevenzione dell’infortunio occorso. Tra l’altro, il requisito della commissione del reato nell’interesse dell’ente non richiede una sistematica violazione di norme antinfortunistiche ed è ravvisabile anche in relazione a trasgressioni isolate se altre evidenze fattuali dimostrano il collegamento finalistico tra la violazione e l’interesse dell’ente. Così è stato giudicato dalla Corte di Cassazione con sentenza del 15 settembre 2022, n. 33976 (conforme a Cass. SU. n. 38343/2014).