Telefonate mute

Domanda

Oggi ho ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto. I miei figli vivono lontano quindi, per ogni evenienza, rispondo sempre. Questa volta, però, dall’altro capo del telefono non è stato emesso alcun suono, e dopo aver esortato il mio interlocutore a presentarsi, ho riattaccato. Adesso temo che tramite questa chiamata qualcuno si sia appropriato dei miei dati: ho motivo di preoccuparmi?

Risposta

Sembrerebbe proprio che lei sia stato vittima di una c.d. “telefonata muta”: si tratta di chiamate effettuate da call center per finalità commerciali, nelle quali la persona contattata, dopo aver sollevato il ricevitore, non viene messa in comunicazione con alcun interlocutore. Ciò si verifica perché i call center, per ottimizzare i tempi, utilizzano sistemi automatizzati che generano più chiamate rispetto al numero degli operatori disponibili a gestirle, i quali, quindi, non possono parlare con l’utente finché non si liberano dalle chiamate precedenti che il sistema ha instradato automaticamente. Seppur innocua per quanto riguarda eventuali lesioni al diritto alla riservatezza, tali chiamate sono naturalmente fastidiose e, a tal fine, il Garante per la privacy ha stabilito alcune direttive che i Call Center devono seguire. In particolare, non possono effettuarsi più di 3 telefonate mute se le cento precedenti hanno dato un buon risultato (e quindi hanno messo un operatore in contatto con il chiamato); la chiamata “muta” deve interrompersi trascorsi 3 secondi dalla risposta dell’utente; dopo averne ricevuta una, non è consentito essere richiamati con questa stessa modalità per almeno cinque giorni.

Fonte: Esperto Ipsoa
A cura dell’Avv. Monica Lambrou