Lavoro pubblico

Domanda

Sono un dipendente pubblico, e sono stato recentemente edotto sulla pratica del c.d. “whistleblowing”, che prevede la possibilità di effettuare segnalazioni anche online. Vorrei sapere cosa succede dopo una segnalazione, se i dati del segnalante restano memorizzati e se questo può in qualche modo diventare una violazione della privacy del dipendente che decide di procedere in tal senso.

Risposta

Con riferimento a quanto da Lei richiesto, si riporta il contenuto del comma V dell’art. 54-bis D. Lgs. 165/2001 (c.d. “legge sul pubblico impiego”), il quale prevede che le linee guida prevedono l’utilizzo di modalità anche informatiche e promuovono il ricorso a strumenti di crittografia per garantire la riservatezza dell’identità del segnalante e per il contenuto delle segnalazioni e della relativa documentazione”. In relazione a questa modalità di segnalazione, il successivo comma VI prevede altresì un potere sanzionatorio in capo all’Autorità Nazionale Anti Corruzione ogni qualvolta “venga accertata l’assenza di procedure per l’inoltro e la gestione delle segnalazioni ovvero l’adozione di procedure non conformi a quelle di cui al comma 5” (cfr. doc. web. n. 9215763).

Tali precauzioni hanno maggiormente senso laddove si consideri che l’acquisizione e la gestione delle segnalazioni dà luogo a trattamenti di dati personali (anche relativi, ad esempio, all’esistenza o meno di condanne penali) eventualmente contenuti all’interno della segnalazione stessa, o relativi anche alla persona fisica che la inoltri o che sia in qualche modo collegata alla situazione così denunciata. Nel suo parere reso sull’argomento, il Garante per la protezione dei dati personali sottolinea, peraltro, che “i soggetti terzi, espressamente indicati dall’art. 54-bis del d.lgs. n. 165/2001, a cui i dati relativi alla segnalazione possono essere comunicati (ovvero l’autorità giudiziaria e la Corte dei conti) trattano i dati nello svolgimento di propri compiti istituzionali e, dunque, in qualità di titolari del trattamento”. Pertanto, sembrerebbe possibile risponderLe che i dati così ottenuti risultano assolutamente tutelati, con riferimento non solo al contenuto delle informazioni rivelate, ma – soprattutto, considerato il caso di specie – al soggetto che opera la segnalazione.

Fonte: Esperto Ipsoa
A cura dell’Avv. Monica Lambrou